Di fronte alle perduranti operazioni militari russe in territorio ucraino, la Società Italiana di Filosofia Teoretica si unisce all’appello delle maggiori istituzioni e associazioni politiche, religiose e culturali europee all’immediata cessazione del conflitto. L’aggressione armata alla quale si assiste in queste ore scaturisce non solo dalla violazione del diritto internazionale, ma anche e soprattutto dall’oblio della migliore tradizione filosofica e culturale, che trova nella pace, nel confronto dialogico e nel rispetto dell’autodeterminazione dei popoli alcuni fra i propri irrinunciabili capisaldi.
Al contempo, la SIFiT esprime la propria solidarietà alla popolazione dello Stato ucraino e in modo particolare ai docenti e agli studenti delle diverse istituzioni formative presenti sul suo territorio.
La Società Italiana di Filosofia Teoretica dichiara altresì la propria contrarietà a forme di sanzione e ostracismo che investano esponenti della cultura russa solo in base alla loro nazionalità. La cultura – si tratti di grandi autori del passato (Dostoevskij!) oppure di autori e artisti tuttora viventi – eccede e precede i confini del proprio Paese di appartenenza e soprattutto non può mai essere ridotta a rappresentante di un governo politico.